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Patente A: ecco come si supera la nuova prova pratica

In Auto! | 08 Novembre 2019
Patente A

Dallo scorso 2 gennaio anche l’Italia si è adeguata alla terza versione della “direttiva patenti”, che imponeva di introdurre i nuovi standard della Comunità europea negli esami di guida. Il più significativo cambiamento è che aumenta la velocità media di esecuzione della prova di destrezza, che passa a 50 km/h; cresce quindi anche la difficoltà di esecuzione. Altro cambiamento riguarda il campo d’esame, che è lo stesso per le tre patenti moto. In precedenza, infatti, la distanza dei birilli nei singoli esercizi variava a seconda del tipo di patente A che si intendeva conseguire. Infine, sono cambiate anche le prove pratiche in area chiusa, che col nuovo esame diventano due.

Come si esegue la prova lenta
Secondo le disposizioni di legge deve essere eseguito in un tempo non inferiore a 15 secondi. Il percorso va fatto mantenendo i piedi stabili sulle pedane perché basta mettere un piede a terra per essere bocciati. Il candidato, partendo da fermo, deve fare una gimkana stretta tra cinque birilli. Il consiglio è partire col piede giusto, ossia posizionarsi in modo tale da affrontare agevolmente il primo birillo dello slalom (che va lasciato alla propria destra) e non perdere subito l’equilibrio. In questo aiuta senza dubbio una moto leggera, dall’interasse corto e con un buon raggio di sterzo.


Lo slalom tra i birilli
Al termine dello slalom si affronta una curva a sinistra di 180° attorno a un birillo per poi completare il percorso attraverso un corridoio stretto (appena 1,3 metri) e lungo 25.


Come superare la prova "veloce"
Superata la prima prova, il candidato passa subito al test “veloce”, che deve essere effettuato nel tempo limite di 25 secondi (che equivale, conti alla mano, a un’esecuzione alla velocità media di 50 km/h). la durata viene calcolata da un sistema di fotocellule posizionate all’avvio e al termine del test, collegate al computer degli esaminatori. Le generalità del candidato vengono inserite nel terminale dai funzionari della Motorizzazione, il cui schermo (per motivi di trasparenza) deve essere visibile a tutte le persone presenti sulla pista. Quando l’aspirante patentato passa davanti al sensore, parte il tempo.


L'inizio della prova veloce: un sensore prende il tempo del candidato
In questo caso la prova consiste in uno slalom veloce attorno a cinque birilli (la sequenza di curve è destra-sinistra-destra-sinistra-destra, proprio come nell’esame lento). È importante affrontarlo in modo spedito, al ritmo di un birillo superato ogni secondo, e poi si può affrontare la curva a sinistra con la dovuta moderazione (la curva ha una larghezza massima di 4,5 metri, ma è meglio essere prudenti perché la tensione può giocare brutti scherzi. Dopo la curva a sinistra, si affronta l'accelerazione, seguita dallo scarto di un ostacolo. Sul rettilineo è importante dare parecchio gas, per poi arrivare a svicolare leggermente a sinistra, sempre a velocità sostenuta.


Lo scarto dell'ostacolo
La prova termina quando il candidato arresta la ruota anteriore della moto in uno spazio delimitato da 4 birilli in un quadrato di un metro per lato. Un sensore registra il passaggio e ferma il cronometro. In questo caso, un errore molto comune a tutti i candidati è che arrivano lunghi dopo il rettilineo e lo scarto dell'ostacolo, quindi azionano la frizione e lasciano scivolare la moto, usando solo i freni per rallentare. Sarebbe meglio invece scalare tutte le marce per calcolare meglio i tempi di arresto e le distanze. Determinano un esito negativo della prova d’esame, oltre al tempo impiegato (che non può essere superiore a 25"99, compresa la tolleranza), toccare uno o più coni, saltare un cono durante lo slalom o uscire dal percorso, mettere un piede a terra, coordinare in modo irregolare la guida, arrestare il motociclo con la ruota anteriore che non ha superato il primo allineamento o che ha superato il secondo allineamento.




Fonte: www.dueruote.it