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In cosa consiste l’esame di teoria per la patente B?

In Auto! | 16 Dicembre 2023
In cosa consiste l’esame di teoria per la patente B?

L’esame di teoria per la patente B è il primo passaggio per essere in grado di guidare un’auto. Si può decidere di studiare in totale autonomia, sostenendo il test da privatista presso la Motorizzazione Civile, oppure affidarsi a una delle tante scuole guida sul proprio territorio. In questo caso, a fronte di una spesa maggiore, si potrà approfittare di un vero e proprio insegnante, studiando in gruppo le modalità d’esame, le possibili domande e non solo.

Che si decida di optare per un sostegno o meno, è importante sapere come si svolge l’esame di teoria per la patente B, così da non incappare in brutte sorprese e ritrovarsi bocciati. Occorre ricordare, infatti, come i tentativi garantiti non siano affatto infiniti. Presentata l’istanza per iniziare il percorso, si hanno sei mesi di tempo per sostenere l’esame di teoria della patente B. Che il tutto avvenga da privatista o tramite scuola guida, è necessaria una prenotazione. Non è possibile svolgere il test in nessun altro luogo se non all'interno dei locali preposti della Motorizzazione Civile.

L’esame teorico della patente B si svolge attraverso un sistema informatico, rispondendo a 30 quesiti. La modalità di svolgimento è molto semplice: non occorre far altro che indicare con una V le domande ritenute vere e con una F quelle considerate false. Si tratta di una prova a tempo e, una volta dato il via, si dovrà completare il tutto entro 20 minuti. Il regolamento prevede un certo margine d’errore, consentendo di superare l’esame per la patente B con un massimo di tre sbagli. A partire dal quarto, però, la bocciatura è automatica. Prima ancora di iniziare, però, si richiede l’attivazione della propria postazione digitale. Ogni singolo candidato ha l’obbligo di presentare il proprio documento d’identità e, in seguito, digitale il codice fiscale all’interno del dispositivo che ha dinanzi.

Quante volte si può rifare l'esame di teoria della patente?
Una volta presentata l’istanza in Motorizzazione Civile o attraverso una scuola guida, ha inizio la preparazione, che può avvenire da privatista, risparmiando, o meno. Non si ha però a disposizione tutto il tempo del mondo per completare questo step. Il sistema prevede infatti un massimo di sei mesi per sostenere il test.

Trenta domande, vero o falso, cui rispondere in 20 minuti, con soli tre errori ammessi. Nel caso in cui si venisse bocciati, si avrà a disposizione un solo altro tentativo. L’esame di teoria della patente B non può infatti essere ripetuto più di due volte con una sola istanza.

Nel caso in cui il candidato venisse bocciato in entrambe le circostanze, dovrà ripetere l’iter da zero, il che vuol dire presentare una nuova domanda. Si ricorda, però, che tra il primo e il secondo tentativo deve trascorrere almeno un mese, tempo necessario stabilito per rivedere la propria preparazione.

Divieti ed eccezioni
Vi sono dei divieti di cui tener conto quando si sostiene l’esame di teoria per la patente B di guida. vietata la consultazione di testi di qualsiasi genere; ecco quali sono:

  • • non è possibile spegnere il PC;
  • • non possono essere attivi e in uso smartphone o altri apparecchi tecnologici similari;
  • • non è ammessa la presenza di estranei nel locale della Motorizzazione Civile, se non autorizzati.
Il verificarsi di qualunque di questi casi comporta l’immediata bocciatura del candidato.




Fonte: www.studenti.it