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Autonomia auto in rierva

In Auto! | 12 Maggio 2023
Autonomia auto in rierva

Sarebbe sempre meglio avere il serbatoio di benzina pieno e non affidarsi unicamente alla spia della riserva che offre stime approssimative e variabili dell’autonomia: il livello nel serbatoio è misurato da un galleggiante che comunica col cruscotto la segnalazione dei consumi attraverso strumenti elettronici, o con l’uso di strisce metalliche e bobine. Ciò spiega perché il livello di benzina nel serbatoio può aumentare o diminuire a seconda se l’auto è in pendenza. La spia benzina luminosa è di colore giallo, e quando è accesa indica che il veicolo sta utilizzando una riserva di carburante variabile, a seconda del modello di auto, dal vostro stile di guida e del tragitto che state percorrendo. Alcuni consigli per non restare a secco ed arrivare al primo distributore senza rischi.

Cosa fare quando si è in riserva?
Adeguate lo stile di guida, rallentate e chiudete i finestrini.
Cosa non fare quando si è in riserva?
Evitate le accelerazioni, i sorpassi e non fatevi prendere dall’ansia.
Autonomia della guida in riserva?
Mediamente i modelli in commercio stimano 50 km di autonomia, ma dipende da molti fattori.
Come risparmiare carburante?
Spegnere tutte gli accessori non indispensabili e usate dolcemente freni ed acceleratore.
Individuare la stazione di servizio più vicina.
Impostate il navigatore satellitare cercando le aree di servizio più vicine.

Cosa fare quando si è in riserva di benzina
Quando la benzina scarseggia nel serbatoio e il rischio di non arrivare a destinazione o alla prima stazione di servizio disponibile è concreto, vi sono alcuni accorgimenti molto utili per prolungare l’autonomia dell’auto e ottimizzare la resa del poco carburante rimasto.

Mediamente la riserva di un veicolo alimentato con carburante tradizionale (benzina o gasolio) dura fino a 50 km, ma la distanza percorribile effettivamente dipende dal tragitto, velocità e traffico. Perciò prima di tutto rallentate la velocità, le automobili consumano meno carburante quando vanno piano, a una velocità costante. Cercate di assestarvi sui 50 km all’ora ma se siete in autostrada verificate che non vi siano limiti minimi e che il vostro rallentare non metta a repentaglio la sicurezza degli utenti della strada. Spegnete tutto ciò che comporta un consumo energetico, il climatizzatore, l’aria condizionata, lo stereo e tutti i dispositivi elettrici in carica, dal satellitare allo smartphone, al fine di ottimizzare la riserva di carburante. Tenete i finestrini chiusi in modo da ridurre la resistenza al vento e gli attriti, sfruttando così i vantaggi dell’aerodinamica per sforzare meno il motore e consumare meno.

Se rimanete senza benzina non resta che posteggiare l’automobile, possibilmente in una zona riparata e lontana dal traffico per evitare situazioni di pericolo; indossate abbigliamento catarifrangente, chiamare aiuto e aspettate il soccorso dell’assistenza stradale in una zona in sicurezza.

Cosa non fare quando si è in riserva?
L’ansia di rimanere a secco a bordo strada, dovendo chiamare un carro attrezzi per portare l’auto in una stazione di servizio potrebbe provocare comportamenti persino controproducenti. Evitate di accelerare ripetutamente, spingendo al massimo l’auto, pensando di raggiungere il prima possibile un distributore di carburante. Le accelerazioni seguite da brusche frenate comportano maggiori consumi. Prestate attenzione, se possibile evitate di mettervi in viaggio con l’auto in riserva, usate la scorta solo brevi tratti. Ricordate che la pompa del carburante e gli iniettori potrebbero subire dei danni guidando in riserva perché la polvere e i sedimenti che si trovano sul fondo del serbatoio vengono rimessi in circolazione, causando un problema.




Fonte: www.blog.linear.it